Cara Professoressa,
La ricorderò sempre con grande ammirazione per la Sua bravura, competenza e capacità.
Alle Sue spiegazioni ci teneva inchiodati ad ascoltarla a bocca aperta, e non era facile affascinare gli studenti, come non è facile adesso, facendosi rispettare senza usare l’ arma della paura, ma solo quella dell’amore profondo per la Cultura, trasmesso alle giovani generazioni di ogni tempo.
Ci ha fatto amare Dante e la sua Divina Commedia, Manzoni, Leopardi e, per fare un salto in avanti, Montale, che leggeva con trasporto. In classe facevamo paralleli con i poeti latini e greci e Lei era famosa per la sua leggendaria preparazione, perché sapeva spaziare nel tempo e tra i poeti e i letterati, come solo chi molto conosce della propria materia sa fare.
La nostra era una classe molto vivace, un poco turbolenta a volte, ma di Lei avevamo e abbiamo tutti molto rispetto.
L’ho ritrovata da sindaco nel 2007, alla presentazione del Libro ”La piazza delle piazze”, dove Lei parlò della Sua Quarrata, con il consueto stile da affabulatrice, facendoci di nuovo il regalo di una testimonianza vivace, intensa, che colpì tutti nel profondo, perché era delle nostre radici che parlavamo quella sera.
ArrivederLa, cara Wanda, in tanti la porteremo nel cuore, con affetto e riconoscenza.
Lascia un commento