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Archive for settembre 2010

In questo periodo di preparazione ai congressi del Partito Democratico, vorrei anch’io fare alcune riflessioni, che spero possano diventare spunto per la discussione e il confronto, dentro e fuori dalle stanze del partito.

Dico dentro e fuori dal partito, perché quello che non possiamo permetterci di dimenticare è che i nostri elettori e simpatizzanti sono soprattutto fuori dalle stanze delle segreterie. Per questo dovremmo cercare di avere un approccio quanto più possibile “aperto” e disponibile ad ascoltare gli umori e, perché no, anche le critiche di chi ha votato e sostenuto il Partito Democratico e che ora magari attraversa semplicemente un momento di stanchezza e di mancanza di entusiasmo.

Non so quantificare questa situazione, ma certamente la sensazione, riconosciuta un po’ da tutti, è che ci sia bisogno di dare nuovo slancio alla nostra attività politica. Lo si fa indubbiamente ripartendo dal basso, dalle sezioni locali, dai circoli territoriali e, prima ancora, dalla gente comune; ma lo si fa anche individuando insieme una linea politica chiara e definita, che possa essere vero punto di riferimento per tutti.

Dico questo perché sta diventando sempre più imbarazzante che all’interno dello stesso partito si prendano pubblicamente posizioni anche molto diverse sulle stesse questioni. Un esempio su tutti ha rappresentato il referendum sull’acqua pubblica, al quale alcuni deputati hanno aderito convintamene, altri non hanno aderito, altri ancora hanno espresso simpatia senza prendere una posizione chiara.

Prima di tutto, la chiarezza credo debba essere alla base della nostra proposta politica. Per questo è necessario sviluppare il dibattito all’interno del partito e fuori, per poi assumere posizioni definite, che esprimano in modo chiaro e diretto ai cittadini le nostre idee.

Questo ritengo sia il presupposto di partenza, l’obiettivo da raggiungere attraverso il nostro dibattito congressuale. Non possiamo continuare a far finta che non esistano posizioni diverse se poi queste si manifestano apertamente tra la gente, ma dobbiamo avere la capacità di discuterle per trovare un punto di sintesi, che superi le conflittualità esistenti, dando risposte concrete ai problemi sociali, del lavoro e dell’economia, senza dimenticare che non si possono affrontare i problemi di oggi coi metodi e gli strumenti del passato, ma che occorre essere capaci di interpretare le questioni in campo in modo innovativo.

In ultimo vorrei affrontare il tema del rinnovamento, tirato in ballo un po’ da tutti, ma che vorrei provare a declinare. C’è bisogno di un rinnovamento prima di tutto generazionale, perché penso sia giusto, necessario e doveroso investire sulle nuove generazioni, che sono il presente ma che possono diventare anche il futuro del nostro partito. E’ vero però che l’anagrafe da sola non può bastare, per questo sono convinta che il rinnovamento passi anche attraverso il tentativo di individuare persone “nuove”, che possano dare un contributo, sia in termini di freschezza di idee e che di compattezza, superando una volta per tutte gli steccati degli “ex” e le divisioni interne date dall’appartenenza ai vecchi schieramenti, per costruire insieme, per davvero, un partito nuovo.

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Ho aspettato qualche giorno prima di prendere carta e penna ed esprimere il mio pensiero sulla fontana di Buren alla Magia. Rasserenare il clima è la prima condizione per cercare di spiegare le ragioni di una scelta ed evitare che tutto si riduca solamente ad una crociata pro o contro qualcuno o qualcosa.

Abbiamo a disposizione un gioiello che fino a pochi anni fa era inaccessibile e che oggi è stato restituito alla città, che a sua volta lo mette a disposizione di chiunque ami il bello. Tutto è cominciato nel 2005 con Fabrizio Corneli e da lì è nata l’idea di valorizzare e caratterizzare la nostra Villa Medicea e Quarrata anche attraverso il contemporaneo, con esperienze ed opere di artisti, che hanno provato a interpretare lo “spirito del luogo” in cui lavoravano.

Per quanto riguarda il valore dell’arte espressa, ogni artista è stato contemporaneo del proprio tempo, come Michelangelo e Masaccio lo furono del Rinascimento. Solo la storia potrà dirci chi e quanti degli artisti che hanno lasciato le proprie opere alla Magia ha meglio interpretato la propria epoca, ma probabilmente nessuno di noi sarà più qui a discuterne.

Non vorrei quindi parlare né di valore né di qualità, ma solo dei fatti oggettivi su cui possiamo discutere oggi e, in questo senso, due credo possano essere i nodi della discussione.

Il primo: l’arte, e la cultura in generale, sono solo un inutile “ornamento di facciata” oppure sono necessari per la crescita individuale e collettiva della società? Su questo credo che ci siano posizioni politiche molto diverse ed io certamente mi riconosco nella posizione di chi ritiene che sia necessario intervenire per coprire le buche e posizionare i lampioni, ma che prima ancora vengano le persone, il senso di comunità, prima ancora che il senso di famiglia e la consapevolezza di individui; per questo è necessario privilegiare l’istruzione e la cultura. Per questo scommetter sulla cultura significa aprirsi al futuro.

L’altro: l’arte e la cultura possono diventare un modo per promuovere un territorio? Io credo di sì, anche perché sempre più spesso si sente parlare di “turismo culturale”, il Montalbano risulta essere uno dei pochi territori della nostra area in crescita proprio dal punto di vista turistico e il turismo è comunque uno degli strumenti che abbiamo a disposizione per rivitalizzare anche la nostra economia.

I dati che abbiamo a disposizione sui visitatori alla Magia riguardano solo i biglietti staccati per le visite al complesso della Villa. Nel 2009 abbiamo avuto 271 visitatori e nel 2010 (fino ad agosto) 612. A questo vanno aggiunte le visite gratuite e gli eventi come “Vestire il paesaggio” a luglio, per cui non è stato fatto pagare nessun biglietto, ma che ha visto la partecipazione di 500 persone per due giornate.

Di tutto questo dobbiamo ringraziare la Fondazione Caript, senza il cui insostituibile contributo non sarebbe stato possibile realizzare il parco d’arte contemporanea alla Magia, ma che ogni anno contribuisce in modo determinante anche alla realizzazione di altri interventi, sia da parte dell’Amministrazione comunale che di tante associazioni che operano per il territorio.

Senza entrare nel merito delle scelte della Fondazione Caript che, in quanto soggetto privato, può disporre come meglio credo dei propri finanziamenti, mi permetto di evidenziare solo un fatto non secondario. La Fondazione non ci ha dato un contributo che potevamo destinare diversamente e forse meglio, come qualcuno ha detto; la Fondazione paga in prima persona per la realizzazione di questa opera a Quarrata e non avrebbe potuto in nessun modo spendere i propri soldi per asfaltature di strade, illuminazione o acquedotti.

Per quanto riguarda l’opera di Buren nello specifico, si tratta di una fontana pensata per essere un segno forte per tutto il Montalbano, un segno visibile e riconoscibile anziché nascosto, e la cui collocazione è stata voluta proprio dalla Sovrintendente ai Beni Culturali e Artistici, d’accordo con l’artista. Adesso possiamo vedere solo un cantiere e, in quanto tale, certo non piacevole esteticamente; quando l’opera sarà finita ognuno potrà dire se la troverà di suo gusto oppure no, ma, come per tutte le cose, nulla piace o dispiace a tutti.

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Dopo aver appreso l’importante operazione di sequestro del laboratorio cinese da parte dei Carabinieri, desidero ringraziarli pubblicamente e complimentarmi con loro per l’attività di vigilanza e tutela del nostro mercato, che svolgono ogni giorno.

Da tanto tempo la nostra stazione si muove in questo senso, combattendo il problema delle merci contraffatte e più in generale della concorrenza sleale nelle nostre aziende, in un rapporto di collaborazione e sinergia instaurato sia con l’Amministrazione comunale che con tutti gli altri soggetti preposti al controllo e alla vigilanza.

E’ un intervento in perfetta linea con gli obiettivi che da tempo ci siamo dati per la riaffermazione della legalità e la lotta a tutti questi fenomeni di abusivismo, contraffazione e sfruttamento di clandestini.

Non posso che complimentarmi pertanto con i Carabinieri di Quarrata che lavorano sul nostro territorio, sempre attenti e pronti a contrastare ogni fenomeno di illegalità, garantendo sicurezza e controllo a tutta la comunità.

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Questo è il messaggio di cordoglio che mi sono sentita di  inviare agli amministratori del Comune di Pollica:

Quando nei giorni scorsi ho appreso dalla stampa del tragico assassinio che si è compiuto a Pollica ho riflettuto a lungo. Il dispiacere per una morte violenta colpisce sempre, ma questa è una delle morti alle quali ci dobbiamo ribellare. Questo vile gesto non colpisce solo la persona, la sua famiglia ed i suoi affetti ma, colpendo un uomo delle istituzioni, colpisce lo Stato e tutta la Comunità.

Dall’inizio del mio mandato ho intrapreso un percorso importante per la diffusione dell’educazione alla legalità, principio dal quale ogni attività pubblica deve trarre ispirazione: la difesa della legalità è fondamento della democrazia. Forse è una fatica, forse è talvolta difficile e tante iniziative sono state anche oggetto di critica ma dobbiamo, con coraggio e determinazione, proseguire in questo spirito senza mai cedere alla tentazione di chinare la testa.

Questa criminale e vile esecuzione non riuscirà a far tacere gli amministratori onesti che lavorano a difesa della legalità; episodi del genere devono anzi moltiplicare le energie di tutti noi amministratori e spingerci a continuare lungo la strada della giustizia e della legalità. Lo sconcerto e l’amarezza per questa assurda perdita deve far nascere un grido di avversione da parte di tutte le voci delle Istituzioni e della società civile, verso chi tenta di soffocarne la potenza.

Il più grande atto di rispetto verso il Sindaco Mollica è quello di seguire tutti la strada che lui, con coraggio, aveva tracciato riponendo la nostra fiducia nelle Forze dell’Ordine affinché sia fatta davvero giustizia.

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Si è aperto da qualche giorno il Settembre Quarratino. Accanto a iniziative che si stanno ormai consolidando anno dopo anno, abbiamo voluto inserire nuove opportunità.

Da sabato scorso e fino a domenica prossima, si potranno conoscere, apprezzare e riscoprire le ricchezze del territorio quarratino, dal mobile all’arredamento, dall’artigianato ai prodotti enogastronomici, grazie all’iniziativa “I Cinque Sensi”. A guidare i visitatori saranno proprio i cinque sensi: l’udito con i suoni e le musiche degli strumenti a percussioni, la vista con le immagini della città e del suo territorio, l’olfatto con il profumo delle essenze, il gusto con i prodotti enogastronomici ed il tatto con le ceramiche e la manualità artigiana.

Il percorso multisensoriale, aperto dalle ore 21 alle ore 23.30, termina poi con un “sesto senso”, quello dell’intuizione e innovazione con uno spazio dedicato al futuro e all’innovazione del mobile e dell’arredamento, proposto dall’Agenzia di Promozione del Mobile Imbottito (P.M.I.) di Quarrata in collaborazione con gli studenti dell’Istituto d’Arte “P.Petrocchi”.

Martedì 7 settembre, giorno della fiera, a partire dalle ore 18, si svolgerà in centro la “Fiera del Gusto”, alla scoperta dei sapori e dei prodotti del Montalbano, realizzata in collaborazione con “Slow Food Pistoia” e con l’ “Associazione Panificatori” di Quarrata. Per l’occasione si potranno degustare tutte le specialità gastronomiche dei produttori quarratini.

Accanto a questo un appuntamento, giunto ormai alla terza edizione all’interno del progetto giovani Kaleidoscopio: il contest musicale coi gruppi giovanili emergenti del territorio, organizzato in collaborazione con l’Associazione Pozzo di Giacobbe, che rappresenta il modo per dare modo e spazio ai giovani di sviluppare la propria creatività e fantasia, mettendo a frutto i propri talenti all’interno della festa cittadina.

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